2 siti imprescindibili per ascoltare musica e vedere documentari di qualità, a costo zero.
Con internet, la biblioteca di Babele di borgesiana memoria è una realtà, ormai da molto tempo.
Se contiamo soltanto i contenuti multimediali, un solo dato serve ad apprezzare la vastità delle risorse a disposizione di chiunque abbia un accesso a internet: solamente su YouTube ogni minuto vengono caricate 400 ore di video. È stato calcolato che una persona dovrebbe vivere oltre 1400 anni per vedere tutti i video presenti su YouTube dall’inizio alla fine.
E YouTube è soltanto una delle innumerevoli piattaforme su cui si possono trovare filmati (e musica).
Come dovrebbe essere ormai chiaro ai miei quattro lettori, soffro di una morbosa curiosità nei confronti di... quasi tutto. Seguendo quest’istinto, che mi fa passare dalla letteratura al cinema, dalla musica ai fumetti, mi sono imbattuto in alcune risorse così ricche di contenuti che mi sento obbligato a condividerle in questo blog.
Non so quanti siano consapevoli che le biblioteche, intendo quelle tradizionali, sono diventate oggi un ottimo punto di partenza per l’esplorazione del web. L’uomo della strada tende a snobbarle come qualcosa di antiquato, ma moltissime biblioteche (anche quelle pubbliche o di quartiere, senza scomodare i grandi centri del sapere) sono state capaci di aggiornarsi, diventando veri e propri punti di raccordo fra il virtuale e il reale, offrendo ai loro fruitori tanti strumenti utili.
Se da un lato nelle «vecchie» sale lettura è sempre più facile trovare iniziative formative e informative legate al digitale, sui loro siti web si trovano contenuti impensabili fino a poco tempo fa. Oltre all’accesso ai cataloghi online del patrimonio cartaceo, praticamente tutte le biblioteche danno la possibilità di consultare una o più media library, ovvero contenuti digitali da prendere a prestito, quali ebook, film, riviste, audiolibri, ecc. In quasi tutte quelle che ho consultato, la media library serve anche come «ponte» per accedere a contenuti open disponibili su altri siti.
La cosa meravigliosa è che tutto questo è accessibile gratuitamente. Basta avere la tessera della biblioteca in questione.
Quasi per caso ho così scoperto che dal catalogo della rete delle biblioteche comunali di Barcellona è possibile accedere a una serie di ricchissime banche dati, fra cui due a dir poco strepitose:
Immagino che gli appassionati di musica classica conoscano già la Naxos Music Library (NML). Queste brevi note sono per tutti gli altri, quelli come me che - fino ad oggi - non hanno mai dimostrato un serio interesse per la musica colta.
La Naxos Music Library si definisce come la più grande biblioteca di musica classica online del mondo. L’ultima volta che ci sono entrato offriva accesso in streaming a 146.293 compact disc, contenenti 2.263.170 tracce musicali, cifre che crescono costantemente al ritmo di 600 nuovi dischi al mese.
Vi si trovano i cataloghi completi delle etichette discografiche Naxos, Marco Polo e altre, più una vastissima selezione di alcune delle etichette più note e prestigiose, come Deutsche Grammophon, Decca, Sony Classical, Harmonia Mundi e tante altre.
Oltre alla musica classica, nella NML si trovano anche dischi di jazz, world music, moltissime colonne sonore e anche qualche disco pop/rock (compilation più che album originali). Tuttavia, i cataloghi jazz e world sono separati e bisogna sottoscrivere un abbonamento separato per accedervi.
La NML offre il servizio in streaming, cioè non si possono scaricare i brani e non è possibile ascoltarli senza una connessione attiva. Inoltre, a causa del tipo di licenza con cui i titolari dei diritti d’autore mettono a disposizione le opere sulla NML, non è neanche possibile trasmettere in un luogo pubblico (come un bar o un negozio) i contenuti presenti sulla NML.
I brani della NML vengono erogati in formato AAC in due livelli di qualità audio:
A seconda dell’abbonamento stipulato dall’ente che offre la NML ai suoi utenti possono essere presenti entrambe le opzioni o solo la standard.
La qualità standard è equivalente a quella di un CD, quella premium è ancora migliore. Visto e considerato il modo in cui la massa consuma la musica attualmente, cioè o con auricolari di bassa lega o con diffusori Bluetooth spesso neppure stereofonici, direi che possiamo ampiamente soprassedere sulla questione «qualità del suono». In ogni caso, garantisco che con la mia configurazione, uscita analogica da 3,5″ del computer collegata alla RCA di un amplificatore Kenwood e due diffusori minimamente decenti Celestion, i dischi della NML si ascoltano più che dignitosamente. Chi è dotato di una scheda audio di ultima generazione e di un impianto più moderno potrà ricavarne soddisfazioni ancora maggiori.
Per quanto ci possa abbonare a pagamento alla NML anche da privati, questo incredibile patrimonio musicale è disponibile gratuitamente a chiunque si colleghi al sito di una biblioteca pubblica, come spiegavo qui sopra, purché ovviamente la biblioteca abbia deciso di offrire il servizio ai suoi utenti.
In Italia io ci sono entrato attraverso la MediaLibraryOnLine (MLOL), che è una rete di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale. Secondo i dati pubblicati sul loro sito, le biblioteche aderenti sono oltre 5500 in 19 regioni italiane e 9 paesi stranieri. L’elenco completo si trova nella pagina «Chi aderisce» del sito. Io vi accedo abitualmente dalla Biblioteca digitale della rete bibliotecaria di Brescia e Cremona.
Per utilizzare la MediaLibraryOnLine basta essere iscritti a una delle biblioteche aderenti e richiedere le credenziali specifiche per la MLOL.
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Dalla MLOL l’accesso alla NML è facilissimo: basta cercare un brano e poi cliccare su «Ascolta». A quel punto si viene reindirizzati alla NML, da cui si possono proseguire le ricerche e la navigazione. Per conoscere poi tutte le funzioni di ricerca e le varie funzionalità della NML si può seguire uno dei tanti tutorial presenti su YouTube:
Per completezza, va detto che sulla NML non si trovano soltanto i brani musicali. Oltre all’ascolto delle registrazioni, la NML fornisce:
Nel complesso, una vera messe di informazioni di alta qualità a un clic di distanza. Meglio di Spotify, perché la qualità audio è migliore e non ci sono interruzioni pubblicitarie.
Alexander Street, offerto da ProQuest, raccoglie siti e supporti multimediali in streaming per l’apprendimento e la ricerca. I contenuti sono pensati per chi studia e per chi insegna e spesso sono disponibili in esclusiva (cioè non si trovano altrove).
Nel loro sito spiegano che lavorano a stretto contatto con docenti, bibliotecari, archivi ed editori, per sviluppare le loro banche dati secondo i più alti standard accademici. Tutto il materiale viene indicizzato con cura e corredato da un apparato di supporto e materiale contestuale, per dare agli utenti pacchetti pronti da usare in aula o nelle ricerche.
Mi piace particolarmente la loro mission:
Our mission is to «make silent voices heard.»
ovvero, si pongono come obiettivo quello di «far sentire le voci silenziose», dove con «voci silenziose» s’intendono tutte le opere meritevoli ancora inedite o previamente inaccessibili.
Naturalmente questo incessante lavoro di content curation ha valso alla piattaforma numerosi premi e riconoscimenti.
Sul sito sono presenti:
I video e gli audio sono suddivisi in «collezioni» e, se devo trovare una pecca, non è sempre chiarissimo il criterio con cui vengono classificati. A seconda del tipo di abbonamento sottoscritto dalla biblioteca, l’utente può accedere a una o più collezioni. Quella più nota è chiamata Public Library Video Online: Premium che offre contenuti riguardanti storia, scienza, ingegneria, salute, arte, religione, cinema, etc.
⚠️ Attenzione: il link indicato è quello alla descrizione del database come prodotto, non è il portale d’accesso al database, il cui URL varia a seconda della biblioteca o dell’ente che lo offre.
Infatti i vari prodotti di Alexander Street sono raggiungibili mediante i siti delle biblioteche pubbliche o universitarie. Io vi accedo attraverso eBiblio, il servizio del sistema pubblico di lettura della Catalogna che consente il prestito di contenuti digitali a tutti gli utenti delle biblioteche pubbliche. Tramite eBiblio si possono visualizzare 3 collezioni di Alexander Street:
In realtà Alexander Street offre anche moltissime altre collezioni, che potrebbero essere disponibili attraverso altre biblioteche.
Poiché la maggioranza dei video è di carattere educativo, è facile trovare ore e ore di corsi. Ad esempio, ho trovato una vastissima collezione di video dell’editoriale Packt Publishing, specializzata in manuali di informatica, che ha il potenziale per tenermi occupato per mesi.
Anche nel caso di Alexander Street, la ricerca iniziale avviene all’interno del motore di ricerca della media library della biblioteca. Una volta localizzato il supporto desiderato, basta cliccare sull’apposito link per aprire la pagina del video come nuova scheda del browser.
Da lì in poi l’utente medio riconoscerà i consueti comandi per la riproduzione video, più il pulsante per visualizzare la trascrizione dei dialoghi. Dato che il sito offre quasi esclusivamente contenuti in inglese, poter vedere i sottotitoli o l’intera trascrizione è un aiuto non da poco alla comprensione.
Purtroppo non esiste un’app o un modo facile di visualizzare i video sul televisore di casa. Chi ha una smart tv può semplicemente accedere al sito con il browser integrato nella tv e provare a raggiungere la pagina del video desiderato navigando. Di solito sono necessari un po’ di giochi di prestigio con il telecomando e/o la tastiera Bluetooth, ma è fattibile.
In alternativa ci si può collegare dal cellulare o tablet e duplicare lo schermo del dispositivo mobile sulla tv grazie alla funzione di mirroring di Android.
Insomma, se nei prossimi mesi questo blog non darà segni di vita, il motivo è chiaro. Starò seguendo corsi di Javascript o vedendo documentari sulla vita delle formiche...