Pochi ma buoni

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I risultati del Progetto delle 100 persone

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Un anno fa inauguravo il «Progetto delle 100 persone». Ecco com’è andata


Il Progetto delle 100 persone... o quasi

Alla fine sono state circa 30, ma è anche vero che non ho fatto tutta questa propaganda.

L’importante sono i risultati ottenuti.

Sto parlando del Progetto delle 100 persone (tutti i dettagli nel post La telefonata a casa (mia)), un’offerta di 15 minuti di consulenza gratuita che aveva come obiettivo:

  1. scoprire quali sono i problemi più comuni della mia cerchia (estesa) di contatti
  2. capire quali sono le mie caratteristiche e abilità più valorizzate

Non ne parlo per autocelebrarmi (il mio ego è sufficientemente gonfio anche senza medaglie sul petto 🥇), ma perché quest’iniziativa è facilmente replicabile da chiunque e può dare frutti inattesi. Spero che l’esposizione dei miei risultati serva come incentivo affinché altri ripetano l’esperimento.

I risultati del progetto

Ho parlato direttamente con persone di 5 paesi diversi: Italia, Spagna, Canada, Venezuela, Regno Unito.

Problemi più comuni: oltre un quarto delle persone mi ha chiesto consigli in merito a traduzione e scrittura. Altri volevano una mano nella scelta di programmi informatici. Tutti mi hanno presentato questioni molto interessanti. Qualcuno ha persino condiviso con me idee imprenditoriali e progetti con cui realizzarsi professionalmente, con uno slancio di fiducia di cui sono stato onorato.

Dopo qualche mese dalla conversazione online, uno di questi contatti è entrato a far parte del team di Qabiria. Fosse solo per questo, il progetto delle 100 persone va archiviato come un successo.

Caratteristiche e abilità più valorizzate: a giudicare dai commenti ricevuti, molti hanno apprezzato l’interdisciplinarità dell’intervento, l’ampiezza di vedute, un certo spirito pratico e le mie conoscenze di informatica.

Insomma, la mia fama di nerd ormai è diffusa. I miei contatti lo sanno e mi cercano per quello, oltre che per le questioni più strettamente legate al settore della traduzione.

Alcuni dei commenti dei partecipanti:

Ho apprezzato la volontà di trovare una risposta esauriente alla domanda posta, anche quando la domanda non era formulata chiaramente.

Mi sono piaciuti gli esempi concreti e le risorse che sono state condivise. È stato molto meglio dei consigli teorici che ho ricevuto in altre occasioni.

Ho apprezzato la proattività, il fornire proposte e punti di vista che vanno oltre quello che pensavo di chiedere.

Mi è piaciuta molto la doppia inclinazione rigore/informalità, che ha reso agevole la microconsulenza.

Ho apprezzato molto la competenza nei vari settori e la disponibilità a dare consigli veramente utili e pratici.

Il carattere non eccessivamente formale della chiamata ma allo stesso tempo la professionalità delle risposte.

La precisione delle risposte fornite e la familiarità dell’approccio.

Sorprendentemente, la quasi totalità di chi ha compilato il sondaggio post-consulenza ha affermato che sarebbe disposta a pagare per questo tipo di servizio.

Detto, fatto:

Nel complesso è stata un’occasione molto produttiva. Alcune competenze a cui non ho mai dato molto peso sono in realtà molto apprezzate. Ora ne sono più consapevole e quindi posso metterle più in evidenza.

Senza contare il fatto che scambiare due parole con persone animate dalla curiosità e dalla voglia di fare si ripercuote sempre sul morale.

Come dice Tim Ferriss,

Rediscover the power of the forgotten skill called "talking". It works.

(Riscopri il potere dell’abilità dimenticata chiamata “parlare”. Funziona.)

T’invito a farlo, anche senza arrivare a 100... :)

Ruota della fortuna

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