Inauguro oggi la mia versione del «Progetto delle 100 persone».
Qualche tempo fa stavo leggendo un articolo sul sito 99U, un blog della Adobe dedicato a risorse ed eventi per creativi, in cui si parlava del cosiddetto 100 Person Project.
L’articolo, intitolato The 100 Person Project: Crowdsourcing Your Next Career Move, scritto da Chris Guillebeau e tratto dal suo libro Born for This, descrive un interessante progetto intrapreso da una conoscente dell’autore, Shenee Howard.
A un certo momento della sua carriera come brand strategist (non chiedetemi cosa sia), Shenee si trovava a un punto morto: senza clienti e senza soldi. Anziché ricorrere all’aiuto di guru, coach e mentori vari per capire che cosa stava sbagliando, decise di parlare con cento persone comuni, offrendo loro incontri gratuiti di 15 minuti, in cui avrebbe impiegato le sue abilità per trovare soluzioni ai problemi delle persone (purché inerenti al suo ambito di lavoro, ovviamente).
L’intenzione non era quella di sfruttare le sessioni gratuite per vendere successivamente servizi a pagamento, ma piuttosto quella di scoprire due cose:
L’esperimento si rivelò un successo.
Di lì a poco molte delle persone che avevano usufruito della consulenza di Shenee diventarono suoi clienti, altri scrissero testimonianze positive sulla sua professionalità e con altri ancora si instaurarono proficue collaborazioni.
Dopo la pubblicazione del libro Born for This e dell’articolo su 99U altri professionisti hanno seguito questo metodo per capire non solo quale sia il modo migliore di porsi nei confronti dei potenziali clienti, ma anche come sorta di strumento d’introspezione.
Come dice Chris Guillebeau (la traduzione, molto libera, è mia),
La storia di successo di Shenee è stimolante, ma il punto più importante è che si può attingere alla saggezza di 100 persone per riuscire a capire qual è il vero lavoro che sei nato per fare. La chiave è quella di utilizzare l’esperimento non per fare affari, ma per ottenere un feedback su quali delle tue abilità e talenti sono più apprezzati - e forse anche testare quanta domanda c’è per il prodotto o servizio che pensi di poter offrire.
Come ho già scritto in un altro blog post, sono naturalmente portato a interessarmi di tanti argomenti, ma fatico a perseverare.
Ho deciso di provare anch’io questo metodo con l’obiettivo non tanto di trovare nuovi sbocchi professionali, poiché l'azienda di traduzioni che dirigo funziona (anche se adesso verrà messa a dura prova dall’attuale situazione di emergenza e conseguente crisi economica), quanto di esplorare il panorama che mi circonda e capire in che modo posso sfruttare al meglio le mie capacità.
Per questo oggi, lunedì 30 marzo 2020, inauguro ufficialmente il mio personale Progetto delle 100 persone, ribattezzandolo «Un congiungitore di punti al tuo servizio».
Offrirò una consulenza gratuita di 15 minuti in videoconferenza per aiutare a risolvere un problema che ricada nelle seguenti aree:
Per partecipare (e t’invito caldamente a farlo):
Al termine della sessione ti manderò un breve questionario da compilare. A parte questo, agli utenti che sono rimasti soddisfatti della consulenza chiedo solo di diffondere la loro opinione sui social, citando il mio nome (@marcocevoli su Twitter, per esempio) e usando l’hashtag #joinerofdots (congiungitore di punti).
Dato che il progetto ha senso soltanto con un’ampia base di utenti, ti chiedo anche di darmi una mano a farlo conoscere, in modo che possa raggiungere in fretta le 100 persone servite. Basta linkare questa stessa pagina: https://marcocevoli.com/blog/telefonata-a-casa.
Inoltre, per usufruire del servizio in ottemperanza alle norme vigenti, i partecipanti dovranno darmi il permesso esplicito di conservare il loro indirizzo email in un database (compare l’opzione durante la prenotazione) e accettare di ricevere mie comunicazioni.
Grazie a tutti per l’aiuto.