Newsletter n. 1

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Rieccomi.

Mentre cerco di prendere le misure a questo sistema di inoltro della newsletter, la frequenza dei Deliri diari non avrà una periodicità. Come diceva Steiner ne La dolce vita:

"Io sono troppo serio per essere un dilettante ma non abbastanza per diventare un professionista."

(Nella prima uscita Werner Herzog. Oggi Federico Fellini. Alla decima puntata arriviamo a Mariano Laurenti. Tieni duro.)

Nel frattempo sono riuscito a scrivere, non 1, ma ben 2 post del blog.

Uno parla di bambini e schermi. Più di schermi che di bambini, in realtà. E ha un finale strappalacrime.

➽ L'altro è il resoconto di un progetto concepito l'anno scorso, a cui qualcuno dei miei 25 abbonati ha avuto il coraggio (il lusso?) di partecipare.

Ne trovi un estratto qui sotto, ma dovrai cliccare e andare sul blog per leggerli interi (e per apprezzare la formattazione, i video e le occasionali ma imperdibili gif animate).

Dimmi se così ti piace o se preferisci ricevere tutto il testo via mail. Sono in fase d'impostazione, hai il potere di influenzare un comportamento. Non è cosa da poco. Sfruttala.

Fine.

Grazie ancora del tuo tempo. "Credo che questo sia l'inizio di una bella amicizia."

Baci e abbracci,

Marco

PS: Non è vietato commentare i blog post, eh! O fare clic sulle iconcine. O rispondere a 'sto messaggio con complimenti o insulti. Come in tutti i matrimoni, fa male l'indifferenza, non il confronto dialettico. :)

Schermo, schermo delle mie brame

A sei anni, mio figlio Nicola non sa stare un’intera giornata senza chiedere di giocare ai videogiochi o vedere un cartone animato in tv.

I tuoi figli fanno lo stesso? È grave?

Non lo so, ma - banalizzando - mi verrebbe da dire che i tempi sono cambiati. Non è possibile giudicare le aspettative di intrattenimento di Nicola usando come paragone le mie.

Per concretizzare la misura di questo cambiamento ho svolto qualche ricerca.

Quali proposte di intrattenimento avevo io alla sua età, nel 1978? (E così ora sai quanti anni ho; non che fosse un mistero...)

La televisione c’era, ma all’epoca non avevamo ancora la tv a colori.

In Italia le trasmissioni a colori arrivano nel 1977. Siamo stati uno degli ultimi paesi europei ad attivare il servizio, a causa delle solite beghe politiche. Ma lasciamo stare il mio cronico disfattismo nei confronti dell’Italia. Restiamo in tema.

A casa mia sarebbero passati almeno altri due anni prima che in salotto campeggiasse un fiammante tv-color marchiato Blaupunkt.

E cosa davano in televisione in quegli anni?

Ci sono persone che non buttano via niente, e grazie a loro possiamo leggere online le pagine di TV Sorrisi e Canzoni numero 17 del 23-29 aprile 1978 con il palinsesto televisivo della seconda metà di aprile del 1978.

Il ’78 è l’anno in cui atterrano in Italia i due cartoni animati che segnano l’inizio dell’invasione giapponese: Heidi e Atlas Ufo Robot, rispettivamente...

Pochi ma buoni

Alla fine sono state circa 30, ma è anche vero che non ho fatto tutta questa propaganda.

L’importante sono i risultati ottenuti.

Sto parlando del Progetto delle 100 persone (tutti i dettagli nel post La telefonata a casa (mia)), un’offerta di 15 minuti di consulenza gratuita che aveva come obiettivo:

  1. scoprire quali sono i problemi più comuni della mia cerchia (estesa) di contatti
  2. capire quali sono le mie caratteristiche e abilità più valorizzate

Non ne parlo per autocelebrarmi (il mio ego è sufficientemente gonfio anche senza medaglie sul petto 🥇), ma perché quest’iniziativa è facilmente replicabile da chiunque e può dare frutti inattesi. Spero che l’esposizione dei miei risultati serva come incentivo affinché altri ripetano l’esperimento.

I risultati del progetto

Ho parlato direttamente con persone di 5 paesi diversi: Italia, Spagna, Canada, Venezuela, Regno Unito.

Problemi più comuni: oltre un quarto delle persone mi ha chiesto consigli in merito a traduzione e scrittura. Altri volevano una mano nella scelta di programmi informatici. Tutti mi hanno presentato questioni molto interessanti. Qualcuno ha persino condiviso con me idee imprenditoriali e progetti con cui realizzarsi professionalmente, con uno slancio di fiducia di cui sono stato onorato.

Dopo qualche mese dalla conversazione online, uno di questi contatti è entrato a far parte del team di Qabiria. Fosse solo per questo, il progetto delle 100 persone va archiviato come un successo.

Caratteristiche...

Il contenuto di questa newsletter è stato recuperato da un backup: mancano immagini e anteprime video e alcuni paragrafi potrebbero essere nell’ordine errato.

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